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LA NOCE MOSCATA


La noce moscata (Myristica fragrans) è il seme prodotto da un albero appartenente alla famiglia delle Myristicaceae, originario delle Molucche e di alcune isole della Nuova Guinea, e coltivato anche in altri paesi della fascia tropicale (ma la zona di maggiore produzione sono le Isole Banda nell'arcipelago delle Molucche).

L'arbusto, sempreverde, cresce fino a 10 metri, impiega 7-10 anni per maturare e poi produce 1500-2000 noci moscate all'anno per circa 70 anni (più precisamente, sono gli alberi femminili che danno i frutti ed i relativi semi, ed è per questo motivo che, all'interno di una coltivazione, preponderano decisamente nel numero, anche se una pur esigua quantità di alberi maschili è indispensabile per l'impollinazione).

Le foglie sono ovali ed appuntite, di colore verde scuro e dalla superficie lucida; i fiori sono piccoli, carnosi e di colore giallo pallido; i frutti, succosi e della dimensione di piccole pesche, sono in origine verdi; poi, con la maturazione, diventano gialli e si spaccano a metà, rivelando una rete di colore rosso scarlatto (il macis) che riveste un unico seme marrone, lucente e dalla consistenza piuttosto legnosa: la noce moscata.


I frutti vengono raccolti a mano o staccati dall'albero per mezzo di una canna di bambù; quindi, le noci moscate ancora rivestite dal macis, vengono trasferite in un centro di trasformazione dove il macis viene tolto ed essiccato ed assume la tipica colorazione giallo-dorata. Le noci moscate vengono essiccate gradatamente al sole e girate due volte al giorno, per un periodo di circa sei-otto settimane (ma spesso il processo avviene direttamente su braci di legna); durante questo periodo la spezia si restringe e si separa dal guscio duro che la contiene: e' soltanto a questo punto che il guscio viene rotto e viene estratto definitivamente il seme.

La noce moscata si può trovare in commercio intera, marrone scuro o biancastra (colorazione quest'ultima dovuta ad una leggera patina di calce viva applicata per ucciderne le facoltà germinative) oppure macinata; è preferibile comprare i semi interi, conservarli in un barattolino di vetro con la chiusura ermetica e macinarli con l'apposita grattugia al momento dell'utilizzo.

Il suo aroma è particolarmente raffinato, dolce e piccante insieme; usata fin dall'antichità come farmaco prima che come spezia, il suo uso alimentare si è poi diffuso in Europa e nel Medio Oriente. In cucina viene utilizzata nella preparazione di alcuni dolci (torte, creme e budini), ma anche nelle salse (aromatizza la besciamella e la salsa di cipolle), nel pure' di patate e nei cavolini di Bruxelles lessati. Viene spesso aggiunta a ripieni a base di carne, formaggio o spinaci per tortellini, ravioli o cannelloni; viene inoltre impiegata in alcuni cocktail caraibici e per aromatizzare bevande alcoliche come il vino bollito, l'"egg-nog" (bevanda inglese preparata con birra e uova) ed il punch al rum. La polpa del frutto viene utilizzata dalle popolazioni locali per ricavarne una particolare marmellata.

Per quanto riguarda le virtù terapeutiche, la noce moscata è un'autentico stimolante e agisce molto positivamente sulla digestione, purché usata con una certa parsimonia, perché presa in quantitativi eccessivi diventa un pericoloso narcotico (infatti, in erboristeria, viene aggiunta alle tisane destinate a combattere l'insonnia); calma anche la nausea ed il vomito ed è un antisettico molto utile per combattere le infezioni intestinali; l'olio essenziale di noce moscata, per uso esterno è utile contro i dolori reumatici e nevralgici. Ma attenzione, perché in alte dosi questa spezia può diventare veramente pericolosa: cinque grammi sono considerati una quantità sufficiente per provocare la morte nell'uomo!

Noce moscata

02/01/2006
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