L'
alloro, detto anche Lauro, e' una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauracee che cresce spontanea nelle regioni mediterranee; dell'alloro vengono usate le
foglie, che si raccolgono tutto l'anno; tuttavia, affinche' la fragranza non vada persa con la conservazione, e' meglio raccoglierle a marzo-aprile durante la fioritura. Le foglie del lauro vengono esportate in tutto il mondo dall'Italia e dalla Grecia, zone dove ce ne sono in abbondanza.
Possono essere utilizzate sia fresche che essiccate; l'essiccazione deve avvenire all'ombra, in un luogo asciutto e ben aereato, lontano da polvere e fonti di calore.
Le sue foglie
amare e dal gusto pungente vengono generalmente utilizzate secche, tuttavia in alcuni piatti e' richiesto il loro uso appena colte dalla pianta. Le foglie essiccate perdono il caratteristico gusto amaro delle foglie fresche, diventando notevolmente piu' dolci.
Si
conservano poi in recipienti di vetro chiusi ermeticamente, ma e' bene non conservarle troppo a lungo: tendono a perdere il loro aroma.
Fra i
principi attivi contenuti nell'alloro e' presente un
olio essenziale molto usato in profumeria ed in medicina naturale (come stimolante ed antisettico; inoltre, un infuso delle sue foglie aiuta la digestione).
Viene usato in cucina soprattutto per aromatizzare zuppe, selvaggina, brasati, stufati, pesci e castagne lessi e olive marinate; si presta inoltre all'aromatizzazione dell'aceto o per la salamoia. Come per tutte le erbe aromatiche in generale, non bisogna comunque eccederne con l'uso: avendo un profumo molto intenso, bastano una o due foglie per preparazione, da eliminare sempre a fine cottura.