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COME SI SERVE A TAVOLA





Da brava padrona di casa, quando fate un invito a pranzo, dovete pensare ad un menu adatto per l'occasione, che comprenda anche piatti freddi o da potersi preparare il giorno prima per essere poi semplicemente riscaldati, e che tenga comunque sempre conto dei gusti e delle preferenze degli ospiti; questo per evitare di dovervi alzare e sedervi troppo spesso, facendo vertiginose spole tra la cucina ed il soggiorno e rifiutando stoicamente ogni aiuto dagli invitati che, sicuramente, piu' che ad assistere alla vostra affannosa corve', avrebbero preferito una maggiore presenza a tavola (magari facendo anche a meno di qualche squisito manicaretto...); nel caso che qualche ospite vi voglia offrire la propria collaborazione, potete accettare soltanto piccole cortesie, come la raccolta ed il passaggio dei piatti e la stappatura delle bottiglie.



Nel servire a tavola, ecco qui di seguito alcune regole basilari di galateo alle quali ci si deve attenere:

- gli ospiti vanno invitati un'ora circa prima del pranzo; sul tavolo devono essere sistemati aperitivi alcolici ed analcolici insieme a stuzzichini vari quali olive, patatine e salatini; l'aperitivo va servito in continuazione, senza attendere la presenza di tutti gli ospiti ed e' utile ad avviare la conversazione in attesa dei ritardatari: il suo scopo e' quello di stimolare (attraverso le papille gustative) l'appetito, agendo sulla secrezione gastrica; lo stimolo non e' dovuto alla gradazione alcolica ma alle sostanze amare ed aromatizzanti che lo caratterizzano;

- i piatti da portata si porgono da sinistra, cominciando dalla persona di maggior riguardo, ossia la signora seduta alla destra del padrone di casa, e si continua servendo prima tutte le signore. I piatti si sostituiscono ad ogni cambio di portata, ma solo quando tutti i commensali hanno terminato; il piatto da sostituire e l'eventuale piatto piano su cui questo appoggia, va tolto da destra, lasciando sulla tovaglia il sottopiatto;

- brodi, zuppe o creme si servono gia' versati nelle apposite tazze o nel piatto fondo e non si offrono mai una seconda volta;

- se offrite due secondi (pesce e carne), intervallateli con un sorbetto al limone;

- dolci e gelati vanno serviti subito dopo il formaggio e prima della frutta;

- il vino va servito da destra, non riempiendo il bicchiere oltre i tre quarti e ruotando leggermente la bottiglia nell'alzarla dal bicchiere per non lasciare sulla tovaglia il "ricordo" di qualche goccia; la bottiglia non si prende per il "collo" ma la si impugna circa a meta', all'altezza dell'etichetta, facendo in modo che questa sia leggibile dal commensale;

- una volta, se c'erano ospiti a pranzo, il caffe' non si serviva mai a tavola ma in salotto; oggi si preferisce per comodita' servirlo a tavola, a meno che si aspettano per dopo altri ospiti, quelli che a cena non ci stavano. Il caffe' non si presenta gia' versato nelle tazzine, ma si versa sotto gli occhi degli ospiti direttamente dalla caffettiera o, meglio ancora, dalla classica caffettiera di porcellana; quindi, dopo aver chiesto all'ospite quanto e se lo desideri addolcito, viene aggiunto lo zucchero ed offerto. Si offre due volte, liberi di accettare o meno la seconda tazzina.



Un discorso diverso, invece, va fatto per le cene improvvisate; quante volte e' successo che, dopo una serata al cinema, al teatro o in casa di amici, a qualcuno sopraggiunga un po' di fame e venga cosi' proposta la classica "spaghettata"? E' un modo allegro e simpatico per concludere la serata: chi apparecchia la tavola (piatti e bicchieri rigorosamente di plastica...), chi mette l'acqua sul fuoco, chi prepara il sugo... e chi bada più alle buone maniere? Beh, per questa volta, niente regole di galateo... basta non mangiare la pasta con le mani!!!




Liberamente tratto da:
"Il grande libro del Galateo" editrice Orsa Maggiore - "Il Galateo a tavola" di Luciano Baracchini - "Il Galateo" di Brunella Gasperini.

14/06/2005
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