Gli
Hamburger sono delle grosse polpette di carne (più spesso di manzo ma anche di vitello, suino e pollo) macinata e pressata del peso di circa 150-200 g. ognuna.
Possono essere
acquistati già pronti (sia freschi che surgelati) oppure fatti preparare dal proprio macellaio di fiducia scegliendo la carne da macinare; possono essere comunque
realizzati anche a casa, con la carne già macinata oppure tritandola con un coltello o con il tritacarne (evitare comunque di usare il robot da cucina, che la renderebbe troppo fina e sfibrata dando origine, di conseguenza, ad un hamburger secco e stopposo), dandogli poi la forma con le mani o con l'apposito attrezzo; quando si realizzano, l'altezza ottimale e' di 1,5 cm.: in tal modo si eviterà che in cottura rimangano piuttosto asciutti al loro interno.
L'hamburger classico e' costituito di sola carne, che però può essere
insaporita con altri ingredienti a piacere (come ad esempio la cipolla, la senape ed altre spezie, oppure disponendovi a metà del loro spessore una fetta di formaggio tipo "sottiletta" ritagliata dello stesso diametro dell'hamburger).
Gli hamburger possono essere cotti nei seguenti modi:
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alla griglia (scaldare la griglia, spolverarla leggermente con del sale fino per evitare che la carne si attacchi, e cuocervi gli hamburger leggermente spennellati d'olio quattro minuti circa per parte, voltandoli delicatamente con una paletta; quindi salarli e peparli);
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nella padella antiaderente (ungere leggermente la padella d'olio e cuocervi gli hamburger quattro minuti circa per parte; quindi salarli e peparli);
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al forno (spennellare leggermente gli hamburger d'olio, adagiarli su una placca precedentemente foderata con carta da forno bagnata e strizzata, salarli, peparli e cuocerli a 180° circa 10 minuti per parte; a piacere, ricoprire ogni hamburger con una fettina di formaggio e rimetterli in forno per un paio di minuti, giusto il tempo di far sciogliere il formaggio);
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fritti (infarinare gli hamburger, passarli prima nell'uovo sbattuto, poi nel pangrattato e friggerli in abbondante olio caldo 4 minuti per parte; quindi scolarli delicatamente con un mestolo forato, adagiarli su carta da cucina assorbente per togliervi l'olio in eccesso e salarli).

L'
origine del termine "hamburger" e' controversa, ma la più accreditata la fa risalire alla fine del 1800, proprio alla città tedesca di Amburgo (dove già allora vi era il maggior porto commerciale della Germania), dalla quale partivano molti emigranti per raggiungere l'America, diffondendo cosi' con successo un piatto tipico della città, che consisteva appunto in polpette di carne schiacciate e cotte alla griglia. La parola "hamburger" deriverebbe quindi da "
Hamburger steak" (
bistecca di Amburgo). Successivamente, attraverso le multinazionali statunitensi ed europee di ristorazione veloce (i cosiddetti "
fast-food"), l'hamburger si e' diffuso in tutto il mondo (piacevolmente consumato in mezzo ad un morbido panino), diventando anche il simbolo dello stile di vita frenetico della società moderna. Una curiosità singolare: il giapponese
Takeru Kobayashi e' il re incontrastato di mangiatori di hamburger, entrando nel "Guinness dei Primati" per essere riuscito a mangiarne ben 97 in 8 minuti!